La miscelazione solido-liquido in ambito industriale
I dissolutori permettono di mescolare efficaciemente le polveri ai liquidi
I dissolutori (detti anche triblenders) sono costituiti essenzialmente da una pompa centrifuga montata in modo che la bocca di aspirazione sia puntata verso l’alto, con una tramoggia per effettuare il carico.
I dissolutori sono impiegati negli impianti delle industrie chimiche, farmaceutiche e alimentari per miscelare le polveri, in quantità predefinita, con un liquido (in genere l’acqua). Il loro principale utilizzo è infatti la preparazione della soluzione di partenza dei fermentatori.
Nei dissolutori gli ingredienti liquidi e secchi sono separati fino a che non entrano nella camera di miscelazione.
L’efficacia di miscelazione tra polveri e liquido all’interno dei dissolutori , ? influenzata da diverse variabili:
- temperatura del fluido,
- la viscosità del prodotto;
- umidità delle polveri;
- granulometria (ovvero il diametro e la forma delle particelle di polvere).
In funzione di queste caratteristiche, specifiche di ogni processo produttivo, occorre progettare i dissolutori dimensionandoli correttamente per potenza e dimensione.
Nei dissolutori ottenere il giusto grado di miscelazione è dipendente dal corretto dimensionamento delle pompe di alimentazione e di scarico.
E ‘importante infatti mantenere un flusso costante di liquido nei triblenders in modo da ottenere un vuoto costante: senza un vuoto costante l’aggiunta della polvere nei dissolutori non andrà a buon fine e potrebbe crearsi un effetto tappo, con conseguente interruzione del processo
Per progettare dissolutori efficienti occorre avere ben chiaro quindi le caratteristiche chimico-fisiche del prodotto in modo da equipaggiare le strutture con le pompe di giusta potenza.
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